Casi clinici con l’alimentazione: Lilla, gatta europea di 3 anni con cristalli urinari
Lilla, una gatta europea di 3 anni 🐈 😻😾🌱🌸
Lilla è venuta in visita a novembre del 2019 con i sintomi di una violenta cistite.
La visito in urgenza e chiedo ai suoi familiari di raccogliere se possibile un campione di urine.
Lilla manifestava già da alcuni giorni l’urgenza di urinare, tanto che al ritorno dal lavoro i proprietari avevano trovato in due occasioni l’urina fuori dalla lettiera.
All’inizio avevano pensato si trattasse di “dispetti” perché avevano traslocato da poco.
Spiego loro che il gatto che fa eliminazioni inappropriate, cioè in posti diversi dalla cassetta, esprime un disagio fisico e/o emotivo, che va indagato.
Sintomi di Lilla
Negli ultimi due giorni erano comparsi anche altri sintomi:
Visita clinica
Alla visita riscontro solo dolore addominale alla palpazione, ma fortunatamente la vescica era quasi vuota, quindi le minzioni erano sufficienti a svuotarla.
L’ostruzione urinaria è l’evenienza più pericolosa che si possa verificare in caso di difficoltà ad urinare.
Se l’animale non urinasse per più di 36 ore rischierebbe l’insufficienza renale acuta e addirittura il blocco renale, con possibile esito fatale.
Questa evenienza è rara nella femmina (si può verificare nel caso in cui un grosso calcolo si blocchi nell’uretra), mentre è più frequente nel maschio.
Infatti l’uretra maschile è molto più sottile e lunga e anche un conglomerato di sabbia e coaguli potrebbe causare un’ostruzione completa delle vie urinarie.
Esame delle urine
All’esame delle urine riscontro:
Mi informo sulla storia di Lilla: è stata trovata in campagna, aveva poco più di un mese ed era già senza la mamma, che non era più tornata ad accudirla.
La micia non è mai stata socievole, non ama il contatto.
In casa alterna momenti in cui tende loro agguati in cui fa male, soprattutto se sovreccitata e momenti in cui gioca tranquilla senza usare le unghie.
Le piace molto giocare, ma non ama il contatto fisico.
Loro la prendono lo stesso in braccio e la strapazzano un po’ con l’intento di abituarla ad essere manipolata, lei accetta senza ribellarsi, ma palesemente malvolentieri, è tesa, con le orecchie all’indietro.
A volte protesta miagolando e, in ogni caso, appena riesce scappa.
Hanno traslocato recentemente da una casa con giardino ad un appartamento, più grande ma senza sbocco all’esterno.
Attualmente la dieta di Lilla prevede croccantini a disposizione e umido industriale, ma non disdegna il cibo fresco, che le viene offerto occasionalmente.
Evidenzio diversi traumi:
Per la medicina tradizionale cinese i sintomi sulla vescica sono ascrivibili all’invasione e limitazione del proprio spazio vitale.
In questo caso c’erano:
La terapia che le ho consigliato lavorava su diversi fronti:
Due giorni dopo l’urina era tornata apparentemente limpida, la frequenza delle minzioni aveva cominciato a diminuire e aveva ripreso a mangiare con appetito.
Dopo 15 giorni, il pH urinario era sceso da 9 a 7,5 (ancora troppo alto), Lilla alternava minzioni inappropriate all’uso della lettiera, ma aveva smesso di leccarsi insistentemente.
Al successivo controllo delle urine, dopo 1 mese, Lilla aveva ripreso ad urinare esclusivamente nella cassetta, il pH era sceso a 6,0, non c’era più sangue occulto e i cristalli nelle urine erano drasticamente diminuiti.
Dopo 3 mesi, Lilla non aveva più cristalli, né sintomi. Controlliamo le urina ogni 6 mesi ma fino ad oggi non ci sono state ricadute.
Da allora Lilla ha mantenuto l’alimentazione prevalentemente casalinga, con l’aggiunta di qualche scatoletta nelle emergenze.
I fiori l’hanno aiutata a rasserenarsi: non sarà mai una gatta particolarmente affettuosa, ma ora dorme sul letto insieme ai familiari e si mette sul divano vicino a loro.
Accetta qualche coccola, purché non insistente e ogni tanto sale addirittura in braccio.
Gioca sempre volentieri e capita ormai di rado che faccia agguati violenti.
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