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Sai riconoscere precocemente i sintomi nel gatto?

Sai riconoscere precocemente i sintomi nel gatto?

Il gatto spesso mostra i segni clinici delle patologie quando sono in stadio già estremamente avanzate.

Difficilmente si lamenta e mostra disagio in maniera esplicita: quando i segnali della sofferenza sono evidenti, spesso è tardi per intervenire efficacemente.

E’ quindi molto importante saper riconoscere precocemente i suoi sintomi.

Puoi riconoscere precocemente i sintomi

Coi controlli clinici regolari, è possibile effettuare la diagnosi precoce delle alterazioni metaboliche, quando sia ancora possibile guarirle o controllarle al meglio.

Altrettanto importante è che osservi con amorevole attenzione il tuo amico a quattro zampe e non trascuri nessun cambiamento emozionale e comportamentale che noti.

Tu che lo conosci a fondo saprai notare anche piccole variazioni che potranno aiutare il veterinario ad indirizzare la sua diagnosi.

Saper riconoscere precocemente i sintomi nel gatto ti aiuterà nel caso comparissero nel tuo micio.

Segnali da non trascurare

La riduzione dell’attività e del gioco così come i cambi di abitudini e di comportamento del micio possono essere un segnale di dolore cronico da non trascurare.

Una diagnosi tempestiva può rallentare gli effetti dannosi dell’infiammazione e dell’artrosi e migliorare decisamente la qualità di vita del nostro amico.

Un campanello d’allarme estremamente importante è l’aumento della sete: non è sintomo specifico di una sola patologia, ma è sempre da indagare.

Anche l’aspetto del mantello non è da trascurare: il pelo opaco, secco, che si annoda facilmente, così come la cute secca, magari con forfora possono indicare dermatiti, problemi alimentari, patologie ormonali o metaboliche.

  • Se il tuo micio:

    • riduce, aumenta o cambia la sua attività e i giochi
    • modifica le sue richieste di cibo o i suoi gusti
    • aumenta o diminuisce la sete
    • partecipa meno alla vita familiare o addirittura si isola
    • diventa più bisognoso di contatto e compagnia
    • manifesta reattività o aggressività, verso gli animali conviventi o i familiari
    • fa eliminazioni inappropriate (sporca fuori dalla lettiera) o si lamenta
    • vocalizza di più o di meno o se noti un cambio di voce
    • in generale cambia abitudini, carattere o comportamenti
    • se appare triste, svogliato, apatico, disinteressato o nervoso e irritabile
    • se sobbalza ad ogni rumore o al tocco
    • muta l’aspetto, il colore e lo stato del mantello, in punti localizzati o diffusi
    • riposa in posizioni diverse dal solito
    • mostra minore sicurezza nei movimenti, nei salti, nel gioco

    ti suggerisco di contattare il veterinario affinché verifichi quale sia la causa.

Saper riconoscere precocemente i sintomi nel gatto ti aiuterà a capire quando sia utile parlarne col tuo medico veterinario di fiducia.

In ogni caso, in assenza di evidenze, sulla mia pagina Facebook ho postato un’indicazione di massima della frequenza consigliata per i controlli.

Casi clinici con l’alimentazione: Dingo, cane anziano con insufficienza renale cronica

DINGO è un Golden Retriever, maschio, ha 11 anni

Dingo è sempre stato molto vorace, ma all’inizio dell’estate ha cominciato ad avere appetito capriccioso con uj notevole aumento della sete.

Nelle ultime settimane i familiari avevano osservato:

  • una progressiva diminuzione dell’entusiasmo,
  • Dingo aveva meno voglia di uscire e di giocare
  • si sdraiava a riposare non appena si fermavano.

Inizialmente avevano imputato la svogliatezza all’arrivo del caldo, ma non appena hanno osservato una diminuzione dell’appetito (insolita per Dingo), lo hanno portato in visita.

Gli esami del sangue evidenziano un notevole rialzo di tutti i parametri di funzionalità renale, mentre gli altri valori sono perfetti.

Prescrivo a Dingo un fitoterapico per sostenere la funzionalità renale e formulo immediatamente per lui una dieta bilanciata per pazienti nefropatici

La dieta per contrastare l’insufficienza renale prevede:

  • un adeguato bilanciamento tra i diversi nutrienti (proteine, grassi, carboidrati e fibre)
  • l’utilizzo di alcuni integratori naturali con azione antinfiammatoria e antiossidante.
  • particolare attenzione anche all’apporto calorico: il paziente renale tende a perdere peso e massa magra in particolare e uno degli obiettivi della dieta è arrestare questo processo
  • molto importanti sono anche i probiotici, che devono contenere diversi ceppi per compensare l’alterazione della flora microbica intestinale che sempre accompagna l’insufficienza renale
  • in alcuni casi può essere necessario anche un supplemento vitaminico
  • una scelta accurata degli ingredienti che stimolino l’appetito, quando carente.

Ovviamente non esiste una ricetta uguale per tutti: la dieta è sempre da ritagliare su misura, soprattutto se la si utilizza come elemento fondamentale della terapia.

Visite ed esami di controllo

Dopo un mese, due su tre dei valori si sono normalizzati.

Un solo parametro non è ancora rientrato nei range, ma è sensibilmente diminuito. 

Ripeteremo in autunno gli esami, mentre Dingo prosegue con gusto la dieta: ha ritrovato sia l’appetito che il piacere di uscire in passeggiata.

A distanza di altri 3 mesi tutti i parametri renali sono perfetti, Dingo sta bene e affronta con entusiasmo le sue giornate, nonostante non sia più giovane!