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Le essenze floreali australiane e il loro uso in veterinaria

Conosci i Fiori Australiani?

i Fiori Australiani sono essenze che provengono dal “bush” australiano, già usati dagli aborigeni 3000 anni fa.

La floriterapia ha una lunghissima tradizione nel trattamento delle emozioni:

  • Gli antichi egizi e Paracelso:

    raccoglievano la rugiada dai fiori per curare i malati;

  • In Sudamerica:

    gli indigeni usano da sempre l’acqua per trattare le emozioni: se devono trattare la rabbia usano l’acqua dalle tempeste, per problemi dall’origine antica usano invece l’acqua estratta da un pozzo profondo;

  • Nei templi buddisti malesi e tailandesi:

    si insegnava a curare i malati coi fiori;

  • Gli aborigeni:

    bevevano l’acqua contenuta nei fiori per trattare malesseri di diversa origine.

Al giorno d’oggi le essenze floreali sono utilizzate in Australia anche in diversi ospedali.

Proprietà terapeutiche dei fiori australiani

Ogni essenza floreale ha le proprie virtù terapeutiche.

Agiscono delicatamente, ma in profondità, lavorando sulle emozioni e sui sintomi clinici ad esse collegate.

Hanno innumerevoli sfaccettature per ogni aspetto emotivo.

Per esempio, un animale pauroso può avere:

  • preoccupazione continua
  • paure assillanti, piccole ma insistenti
  • diffidenza e timidezza
  • terrore senza controllo, paralizzante, panico
  • insicurezza caratteriale, magari causata dal distacco prematuro dalla mamma
  • insicurezza causata da traumi subiti e mai superati
  • mancanza di coraggio
  • paura dell’interazione sociale
  • può essere stato abbandonato e avere la sensazione di essere rifiutato ogni volta che resta solo.

Ogni sfumatura ha il suo fiore: riconoscendola possiamo aiutare in profondità il nostro amico a superare la propria paura e a vivere più serenamente.

Ferite emotive e malattia

La medicina tradizionale non considera pensieri, emozioni, sentimenti. Ma ormai è universalmente riconosciuto che le alterazioni emotive portino a disequilibri psichici e fisici.

Molte malattie possono essere prevenute facendo attenzione ai segni premonitori.

Se li ignoriamo, le ferite emotive non sanate diventano croniche e possono tradursi in malattie fisiche o psichiche.

È necessario distogliere lo sguardo dal sintomo e concentrare l’attenzione più in profondità.

Come funzionano i fiori australiani e le medicine vibrazionali?

Per la fisica quantistica gli oggetti che percepiamo come materia fisica sono in realtà energia vibrante.

L’organismo è concepito come un campo energetico specializzato:  attraverso questa rivoluzione concettuale si può spiegare il funzionamento delle medicine vibrazionali (floriterapia e omeopatia). La loro energia vibrante entra in risonanza con l’energia di chi le assume.

Un esempio per capire questa nuova concezione della materia è offerto dal tornado. È energia pura, è reso visibile solo da quello che solleva, se togliessimo la polvere trasportata non vedremmo più nulla, ma non potremmo lo stesso passarci in mezzo e ne vedremmo lo stesso gli effetti devastanti.

Animali e sensibilità

Gli animali,  che sono più collegati di noi alle origini e agli istinti, percepiscono il campo elettromagnetico di un altro essere che si avvicina, esattamente come le nostre sensazioni a pelle.

Perché ci sono tanti animali ansiosi, paurosi, non equilibrati dal punto di vista psicologico?

Perché, purtroppo per noi e per loro, vivono in un sistema tossico: siamo tutti di corsa e stressati, tesi e spaventati, gli animali sono spugne emozionali e ne risentono.

Come si usano i fiori australiani?

Le essenze floreali sono uno strumento terapeutico semplice, efficace, maneggevole e si usano:

  • in prevenzione
  • in terapia

Sono utili per:

  • chi soffre
  • per chi vive con chi soffre
  • chi cura

Indicati in tante situazioni:

  • in prevenzione
  • per soggetti con comportamenti equilibrati
  • a pazienti con patologie
  • in caso di disagi emotivi
  • in associazione alle altre terapie: non ci sono interazioni nocive con nessun altro farmaco o rimedio.

Sono completamente privi  di effetti collaterali.

Velocità e tipo di azione

Una domanda che mi viene rivolta spesso riguarda la velocità d’azione. Le essenze floreali utilizzate in acuto sono velocissime, se il disagio è cronico, ovviamente impiegano un tempo maggiore.

Un’ultima caratteristica della medicina energetica che la differenzia dal farmaco chimico è che il suo effetto è modulatorio, cioè riporta alla normalità o all’equilibrio.

Ti faccio l’esempio del Flannel Flower che lavora sulle emozioni legate al contatto fisico. È un’essenza utile  sia ai soggetti che temono e rifiutano il contatto sia agli  iperattivi che leccano e toccano in continuazione e non si staccano mai. Quindi la sua parola chiave è contatto, modulando sia la difficoltà che l’eccessiva necessità.

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Floriterapia e gioco: grandi aiuti per cementare l’amicizia tra bimbi e animali

La convivenza tra animale e bambino è una preziosa opportunità di crescita e di arricchimento per entrambi.

Il gioco

Floriterapia e gioco sono entrambi strumenti molto utili.

Il gioco è un modo splendido per creare interazione e per cementare il loro legame.

È importante però seguire alcuni accorgimenti perché possa essere serena e piacevole per tutti.

Innanzitutto è necessario supervisionare i bambini quando giocano con gli animali.

Bisogna insegnare loro a conoscere il linguaggio di cane, gatto o coniglio, a rispettarli e a garantire il loro benessere.

Ti suggerisco di assisterli, almeno all’inizio per aiutare i bimbi a capire se ci siano giochi che i loro pet non amano e ad indirizzarli verso attività che piacciano ad entrambi.

È importante che l’animale non venga sorpreso mentre sta dormendo o mangiando, ma invece venga chiamato dal bambino che deve imparare ad attendere che il suo amico a quattro zampe ne abbia voglia.

In ogni caso è opportuno riservare al proprio animale uno spazio specifico tutto per lui, e far sì che qui possa davvero godere di momenti di tranquillità senza rischio di venire disturbato.

Giochi di attivazione mentale

Si possono insegnare ai bimbi i giochi di attivazione mentale per animali: questi svilupperanno l’intelligenza dei pet, li divertiranno e aumenteranno la loro autostima.

Infine rinforzeranno l’amicizia tra bambino e il suo amico a quattro zampe.

Allego alcuni dei tantissimi link che potete trovare in internet con suggerimenti di giochi fai da te:

  • Per il cane:

https://www.ilmiocaneleggenda.it/esercizi-mentali-per-i-cani/

https://www.dogshealth.it/news/giochi-mentali-per-cani-da-fare-in-casa/

  • Per il gatto:

https://bioradar.net/bionews/giochi-per-gatti-10-idee-per-realizzarli-con-il-fai-da-te/

https://www.animalpedia.it/4-giochi-di-intelligenza-per-gatti-fai-da-te-2364.html

Alcuni comportamenti utili da far apprendere al cane

Stabilire un’amicizia serena col gatto di casa

Stesso discorso anticipato per il cane vale per il gatto, per il quale è ancora più importante che il bimbo sappia aspettare il momento giusto in cui l’animale abbia voglia di giocare e non si senta disturbato.

Gli animali possono diventare ottimi compagni di giochi, ma ricorda sempre che non perdono mai le loro caratteristiche naturali.

In una relazione corretta, abitueranno il bambino a un rapporto e a una comunicazione soprattutto corporei (come per esempio tramite carezze e leccate, contatto fisico, olfatto, calore e movimento).

Ecco alcuni consigli pratici per una convivenza ottimale di animali e bambini:

  • Il bambino deve essere educato a rapportarsi in maniera corretta con l’animale:

    non sorprendere l’animale che dorme né toccare le sue cose o invadere il suo spazio critico;

  • Il bambino (se abbastanza grande) non deve andare addosso o dritto dal cane o dal gatto

    è bene che impari a sedersi poco lontano e chiamarlo a sé, aspettando che sia il suo amico a quattro zampe ad andare da lui;

  • È utile che il bambino e il pet siano abituati a passare del tempo insieme creando diverse abitudini che rafforzino il legame e creino fiducia reciproca.

    Per esempio far giocare abitualmente il bambino con il cane, fargli preparare la pappa, spazzolarlo, parlargli, portarlo a fare delle passeggiate (sempre con il genitore);

  • Educazione e rispetto

    I bambini devono essere educati a non spaventare gli animali e a rispettarne i luoghi di riposo e alimentazione;

  • Vigilare

    Mai lasciare un bambino piccolo solo col suo amico a quattro zampe per poter salvaguardare entrambi.

È importante ricordare che qualsiasi segnale negativo verso il bambino è preoccupante (fughe dell’animale all’arrivo del bimbo, tentativi di sottrarsi, ringhi, soffi, possessività su oggetti o sul cibo…).

Davanti a segnali del genere è indispensabile ricorrere al veterinario esperto in comportamento per la corretta integrazione dell’animale.

La floriterapia come ausilio emotivo

Floriterapia e gioco sono due strumenti molto importanti e consiglio di utilizzarli entrambi.

La floriterapia è di grande aiuto per facilitare:

  • l’apprendimento dell’animale,

  • la capacità di comunicare anche tra specie diverse,

  • il desiderio di stabilire un’amicizia profonda,

  • l’apertura del cuore,

  • l’accettazione profonda del cambiamento

    (per esempio all’arrivo di un bimbo in una famiglia in cui ci siano già animali.

La floriterapia australiana in particolare offre una vastissima scelta di rimedi floreali, ciascuno dei quali lavora su uno specifico aspetto relazionale ed emotivo.

Viaggiare con cani e gatti

Viaggiare con cani e gatti: andrai in vacanza con loro?

Stai programmando di viaggiare con cani e gatti? Se pensi di partire con aereo, treno o traghetto dovresti organizzarti per tempo per avere i documenti in regola.

La maggior parte delle compagnie di trasporti prevede questa possibilità a fronte di alcune regole che possono variare da compagnia a compagnia, per le quali è buona norma informarsi prima di acquistare il biglietto.

Come far viaggiare serenamente il tuo amico a quattro zampe

  • Affinché l’animale non subisca uno stress eccessivo, sarebbe una buona idea farlo abituare gradualmente al trasportino, nei casi in cui il viaggio lo preveda.
  • Il tuo amico potrebbe soffrire di cinetosi (mal d’auto): valuta a seconda del mezzo di trasporto che utilizzerai se questo possa scatenargli nausea.
  • Qualora pensi che i viaggi lo spaventino, ti consiglio di utilizzare rimedi che lo tranquillizzino, possibilmente di origine naturale. Sconsiglio di somministrare tranquillanti farmacologici che potrebbero avere pesanti rischi sulla salute, se non sotto stretto controllo del veterinario curante.
  • Se viaggerai in auto, potrebbe essere una buona idea abituarlo a brevi spostamenti nel periodo precedente il viaggio.
  • Meglio che sia l’animale sia digiuno e, se il viaggio fosse lungo, proponi poca acqua alla volta.

Gestione del trasportino

  • Ricorda di lavare dopo ogni uso il trasportino con acqua calda e un sapone delicato, senza profumazione: gli animali spaventati emettono dai polpastrelli alcune sostanze, i feromoni di allarme. Se non vengono rimossi, restano adesi nel tempo alla superficie su cui sono stati deposti e gli animali ne percepiranno l’odore anche a distanza di tempo. Si rifiuteranno quindi di entrare in un posto il cui odore “intima” loro di tenersene alla larga!
  • Lascialo in vista, se ne hai possibilità, invece di riporlo in un armadio e tirarlo fuori solo in caso di visite dal veterinario o viaggi. L’ideale sarebbe che diventasse una cuccia, una tana in cui riposare tranquillo, quindi buona norma potrebbe essere quella di foderarlo con un cuscino molto comodo, inserire i suoi giochi preferitiall’interno e lasciarlo in un posto della casa dove il tuo fedele amico ami riposare. Potresti anche fargli trovare qualche piccola leccornia al suo interno.
  • Quando dovrai prepararlo per il viaggio, fodera il cuscino con una traversina da poter cambiare durante il viaggio, leva il cibo (per evitare la nausea) e lascia i giochini all’interno.

Rimedi per il mal d’auto

Esistono diversi rimedi naturali per le cinetosi, da scegliere caso per caso:

  • durata e tipologia del viaggio,
  • costituzione del soggetto,
  • sintomi,
  • modalità e facilità di somministrazione.

Rimedi omeopatici:

  • Cocculus
  • Tabacum
  • Petroleum
  • Nux vomica

Floriterapia:

  • Il fiore di Bach Scleranthus combatte le vertigini associate allo spostamento, facilita l’adattamento a nuove situazioni.
  • Travel pets è un mix di fiori australiani studiato per contenere sia l’ansia che la nausea legate ai mezzi di trasporto. Io lo consiglio spesso, da quando l’ho sperimentato sul mio cane con risultati davvero sorprendenti. Lei soffriva l’auto anche in tragitti brevi, con nausea, ipersalivazione e vomito e ne era terrorizzata. Ho utilizzato il mix alcune volte e adesso viaggia serenamente anche nelle strade di montagna. Normalmente consiglio di somministrarlo 2 volte al giorno già qualche giorno prima, poi un’ora prima di partire e durante il viaggio al bisogno.
  • Rescue remedy è un mix di fiori di Bach nato per affrontare traumi fisici ed emotivi e forte stress emotivo, utilissimo nei viaggi.

Oli essenziali:

  • menta piperita, da usare solo se opportunamente consigliati da un terapeuta esperto per il rischio di reazioni allergiche.

Fitoterapia:

  • tilia tomentosa
  • passiflora
  • diversi mix di fitoterapici ad azione tranquillante formulate in gocce, spray, sciroppi, capsule, gelatine e compresse.

Feromoni di appagamento disponibili sotto forma di spray per il gatto e anche di collare per il cane.

Esistono tanti strumenti efficaci da valutare caso per caso.

Viaggiare con cani e gatti in aereo

In genere, ai cani di piccola taglia, ai gatti, ai conigli e agli altri animali di ridotte dimensioni che possono essere contenuti all’interno di un trasportino è consentito viaggiare con il proprietario in cabina.

I soggetti di media e grossa taglia, con la sola eccezione dei cani guida per non vedenti (purché dotati di museruola e guinzaglio), devono invece essere trasportati nella stiva pressurizzata, alloggiati in apposite gabbie rinforzate.

Prima di acquistare il biglietto dovrai verificare se quel determinato volo preveda scali in Paesi terzi, nei quali i diversi obblighi sanitari potrebbero comportare il fermo dell’animale per controlli sanitari o per la quarantena.

Ai pet in procinto di partire con l’aereo, potrai somministrare poca acqua, ma non il cibo (ad eccezione di specie come il coniglio che non dovrebbero mai digiunare).

Ti consiglio di valutare col veterinario l’opportunità di utilizzare prodotti antiemetici contro la nausea o tranquillanti, possibilmente naturali (è meglio non sedare il cane perché ad alta quota diminuisce la frequenza cardiaca, si abbassa la temperatura corporea e si rischia il collasso).

Viaggiare con cani e gatti in treno

Viaggiare con gli animali da compagnia nel nostro Paese in treno è piuttosto semplice:

– sia Trenitalia sia Italo ne permettono l’accesso al seguito del proprietario;

– per l’accesso sulle reti ferroviarie regionali, invece, le condizioni possono variare e per questo è necessario consultare i rispettivi siti.

In ogni caso, per viaggiare col cane, bisogna obbligatoriamente essere muniti del certificato di iscrizione all’anagrafe canina.

Nel caso di soggetti di piccola taglia, contenuti all’interno di un normale trasportino a mano, il viaggio è gratuito.

Per i cani di taglia maggiore, dai 10 kg in su, sarà necessario pagare un supplemento e potranno viaggiare solo se muniti di guinzaglio e museruola.

Conviene prenotare per tempo, indicando la presenza del cane o del gatto con la taglia, perché c’è un limite massimo di animali passeggeri per ogni treno.

Viaggiare con cani e gatti in nave o in traghetto

Ormai la maggior parte delle compagnie di navigazione consentono di viaggiare con i propri animali, ma anche in questo caso l’accesso a bordo potrebbe essere regolamentato in maniera diversa da compagnia a compagnia.

Pertanto, prima di acquistare il biglietto, ti consiglio di informarti sulla possibilità di portare il pet in cabina oppure, in caso di viaggio nella stiva o in coperta, sulle condizioni di trasporto e sull’eventuale documentazione sanitaria richiesta.

Viaggiare con cani e gatti in auto

  • Apri parzialmente il finestrino per permettere l’ingresso dell’aria fresca;
  • Mantieni nell’abitacolo una temperatura né troppo calda né troppo fredda;
  • Evita, nei limiti del possibile, brusche accelerazioni e frenate;
  • Tieni alla sua portata un gioco e la sua coperta;
  • Quando è tranquillo, gratificalo con un tono di voce tranquillo e rassicurante;
  • Quando si agita, si lamenta, abbaia o miagola, calmalo mantenendo sempre la voce tranquilla e rassicurante, per non rinforzare un atteggiamento di agitazione;
  • Ti sconsiglio di far uscire il gatto durante le soste: i rumori degli altri veicoli e l’odore di benzina sono elementi sgradevoli e ansiogeni.
  • Se il tragitto è lungo, se viaggi con un gatto, ricordati di mettere un po’ di lettiera o ancor meglio una traversina sul fondo del trasportino, prevedendo uno o due cambi, in modo da tenerlo costantemente pulito; se invece viaggi con un cane prevedi delle soste per farlo annusare un po’ e sporcare. Ricorda di tenerlo sempre al guinzaglio: i rumori dell’autostrada potrebbero spaventarlo e metterlo in pericolo se scappasse.
  • Porta con te il numero di telefono del medico veterinario di fiducia, per ricevere consigli in caso di dubbi e piccole urgenze;
  • Non lasciarlo mai solo in macchina: scegli uno dei numerosi autogrill che consentono l’accesso agli animali domestici.

Viaggiare con cani e gatti all’estero

Qualunque mezzo utilizzerai per il viaggio, se la destinazione fosse estera è necessario che il tuo fedele compagno abbia:

  • il microchip registrato all’anagrafe
  • la vaccinazione antirabbica effettuata almeno 21 giorni prima della partenza
  • il passaporto europeo in corso di validità
  • per entrare in Gran Bretagna, Irlanda, Finlandia e Malta dovrai far somministrare dal veterinario il trattamento contro l’Echinococco. Questa terapia andrà registrata sul passaporto.
  • la Svizzera e gli stati europei extra UE richiedono anche il certificato di buona salute redatto pochi giorni prima (in numero variabile a seconda dei paesi).
  • nella maggior parte dei paesi extra comunitari è richiesta anche la titolazione degli anticorpi contro la rabbia, quindi sarà necessario organizzare la partenza con ampio anticipo. Occorrerà aspettare almeno 20 giorni dalla vaccinazione, effettuare un prelievo di sangue e inviare il siero ad un laboratorio autorizzato. Quando arriverà il referto, dovrai portarlo al veterinario che lo registrerà sul passaporto.

Sai riconoscere i segnali calmanti del tuo gatto?

Il gatto è un animale etologicamente solitario, ma ha relazioni sociali con altri animali e con la famiglia con cui convive.

A volte ha piacere di stare in compagnia, altre ha bisogno di godere di autonomia e solitudine.

Normalmente quando apprezza coccole e vicinanza assume degli atteggiamenti particolari con cui esprime soddisfazione e benessere.

i cosiddetti segnali di pacificazione servono a comunicare agli altri animali o a noi la sua tranquillità, esprimono quanto in quel momento apprezzi la compagnia e la vicinanza e hanno lo scopo di evitare conflitti e baruffe.

Il micino inizia a fare le “fusa” quando viene allattato ed è un segnale di serenità e benessere, che mantiene anche durante la vita adulta per esprimere queste emozioni. Non dobbiamo stupirci però se il nostro gatto fa le “fusa” in un momento in cui in realtà è spaventato o in ansia: in questo caso le utilizza come segnale per calmarsi da solo di fronte ad un evento ansiogeno.

Il micio che “impasta”, ripetendo il movimento che faceva sule mammelle materne durante l’allattamento esprime affetto, fiducia, grande intimità e desiderio di compagnia e vicinanza.

Ricordiamoci sempre che ogni essere vivente è unico e speciale e solo osservandolo con attenzione e amore impareremo a conoscerlo a fondo. In questo modo riusciremo a relazionarci con lui in maniera rispettosa delle sue esigenze e instaureremo un rapporto sereno ed equilibrato.

Vi elenco ora alcuni esempi di segnali utili da riconoscere.

Osserviamo con attenzione la posizione della coda:

  • Se è verticale, diritta il gatto esprime interesse all’approccio, è un segnale di saluto rilassato
  • Se è verticale e la punta assume la forma di un punto interrogativo esprime curiosità
  • Se la coda è abbassata e sciolta indica la predisposizione alle coccole e, solo per i soggetti che lo amano, la possibilità di esser presi in braccio
  • Se agita la coda si sta innervosendo e se è eretta verticale ma tremante è decisamente arrabbiato.

Atteggiamenti e movimenti:

  • Il gatto si strofina su di noi per dichiarare che siamo “suoi” e facciamo parte della sua famiglia
  • Quando ci dà colpetti con la testa o con la zampa comunica la felicità di vederci e il desiderio di coccole e interazione e corrispondono ad un saluto affettuoso. I colpetti con la zampa a volte indicano una qualche richiesta: coccole, gioco o cibo
  • Anche le leccatine sono una manifestazione di affetto e intimità.

Orecchie:

  • Se sono erette sopra la testa il micio è tranquillo
  • Se le muove nervosamente, esprime preoccupazione
  • Se sono piatte bisogna fare attenzione, il gatto è minaccioso e più sono abbassate lateralmente indicano la possibilità di un’aggressione. Se poi ha gli occhi sulla persona o animale potrebbe essere pronto ad attaccare.

Occhi:

  • Se sono socchiusi è estremamente rilassato, a suo agio e forse sta per addormentarsi
  • La pupilla tonda indica uno stato di rilassamento, ma se è talmente dilatata da nascondere quasi il colore dell’iride allora esprime terrore, se è a fessura ma gli occhi sono spalancati e lo sguardo fisso, la testa è tesa e la coda è eretta e vibrante sta per attaccare.

Se ritieni che il tuo micio manifesti con una certa frequenza segnali di disagio, paura o nervosismo e vuoi approfondire che cosa si possa fare per aiutarlo a rilassarsi e a costruire un rapporto sereno con la famiglia, ti invito a consultare la pagina che ho scritto sul benessere emozionale.